Barely Important People (personaggi poco importanti)

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NOME: Ivano De Cristofaro  

LIVELLO BIP: alla ricerca disperata di scampoli di fama ma conosce un amico del cugino della nonna di Schwarzenegger – in realtà un BIP per eccellenza

ATTIVITÀ: preparatore atletico con il sogno del cinema

ETÀ: 30-35

CITAZIONI:

  • Mi chiamo Ivano De Cristofaro, nasco come preparatore atletico e poi negli anni ma comunque già da piccolo ho avuto sempre la passione per la recitazione e per diventare attore (ai microfoni di Video Top)
  • Io vengo dal mondo della Warner Bros.
  • Diventerò il re dei film d’azione
  • Io penso che in Italia non ci sono attori validi come Ivano De Cristofaro (S. S. Ravagnani, regista di Dreamland)
  • Dopo Valeria Golino, Monica Bellucci e Raoul Bova, un altro attore italiano è pronto a diventare una star di Hollywood:  Ivano De Cristofaro (dal sito ufficiale http://www.ivanodecristofaro.it)

È assolutamente d’obbligo inaugurare la pagina su Ivano De Cristofaro menzionando la sua passione primaria: collezionare pupazzetti di Titti (l’odioso canarino che perseguita il Gatto Silvestro). Un dato più unico che raro, se Ivano, adulto e muscoloso, un duro del grande schermo e nuovo volto dell’action movie, afferma egli stesso di possedere ben duemila esemplari di uccellini giocattolo nella sua collezione privata.

A questo punto occorre spalancare la finestra su questo attore emergente, che si propone di diventare l’erede di Arnold Schwarzenegger ma in versione metrosexual e più tenera e delicata. Come in altri casi è vantaggioso partire dalla fine: molto di recente, è stato (ri)presentato il film che ha lanciato questa giovane promessa del cinema italiano, pellicola dal titolo Dreamland / La terra dei sogni. L’occasione è stata “benedetta” da Enrico Lucci (Le Iene), che si è lanciato in un servizio approfondito (video) sull’evento, intervistando De Cristofaro e il regista che l’ha “scoperto”, Ravagnani. “La vita di un attore non è tutta oro“, ricorda Ivano, che sottolinea come abbia dovuto sudare e fare gavetta prima di poter… essere “aiutato” dal suo regista, che a propria volta non nega una “passione” multiforme per colui che definisce “la sua musa”. Ivano chiosa così la natura del loro rapporto: “Per me è anche una forma d’orgoglio essere l’uccellino di Sebastiano“.

Lo spessore e l’originalità del film Dreamland si coglie dall’enigmatica dichiarazione di Ivano: “Il mio vero partner nel film è Pinocchio“, rilasciata appena prima di esporsi in un’immagine che ha dell’incredibile quanto a genialità e creatività (v. foto sopra): il pupazzo di legno di Pinocchio tenuto per mano e posizionato giusto davanti alle pudenda, con la vaga e sottile, quanto elegante allusione che scaturisce dall’accostamento fra il naso lungo e rigido di Pinocchio e…. e.

Ma l’atletico De Cristofaro è stato intervistato persino sulla RAI al programma Unomattina (video), per presentare il suo film, che nel cast annovera la partecipazione prestigiosa di Franco Columbu , culturista e come tale vincitore per ben due volte del rinomato premio Mister Olympia. Un modello a cui aspirare per Ivano, che sogna di diventare un eroe dell’action movie.

Dreamland in realtà era uscito già al cinema diversi mesi prima della (ri)presentazione immortalata da Lucci a Le Iene. Con un solo problema: una spesa di un 1 milione e 370 mila euro, incassando in compenso… 2400 euro. Un vero peccato. La colpa, pare, sia del governo, che non ha offerto il dovuto sostegno al film. Grave errore. Dai primi minuti del film (video) e dal trailer italiano si coglie come la pellicola meritasse molto più di quanto ha raccolto:

Facile per chiunque restare impressionato dalla grande interpretazione recitativa di Ivano: chi ne fosse rimasto colpito non si senta un talent-scout, le quote sul suo successo sono bassissime perché il traguardo è quasi scontato. Ma Ivano De Cristofaro non è bravo soltanto come attore: è anche scrittore. Nel servizio di Lucci sottolinea questa sua abilità ma il montaggio la deride mostrando un book fotografico come fosse la realizzazione letteraria a cui alludeva. Colpo basso questo, da parte della Iena Enrico Lucci: in realtà Ivano ha scritto ben due libri, anche se sempre a quattro mani con il suo immancabile mentore Ravagnani. Il primo è datato 2009 e porta il titolo Cosa farò da grande. Viaggio di fantasia su mille luci di felicità. Difficile immaginare di cosa parli il libro (che esiste, qui la prova). Forse di culturismo e preparazione atletica, o forse Ivano già aveva maturato il sogno del cinema. Le mille luci potrebbero essere quelle di una palestra di Los Angeles o quelle di Hollywood. Per scoprirlo basta spendere la modica cifra di 27 euro. Oppure, accontentarsi di quanto racconta, a Chiari, lo stesso Ivano, impegnato a presentare il libro in una mise molto elegante, e solo dopo aver fatto, all’occasione, anche da intervistatore per altri potenziali BIP (video). Il secondo libro, presentato anche a Milano (qui la prova),  è la  trasposizione cartacea – e come avrebbe potuto farcela mancare? – del capolavoro cinematografico che lo ha lanciato, Dreamland.

Voci correlate:

Sebastiano Sandro Ravagnani


NOMI: Luisa Del Caporivo?, Concetta Schiavone

LIVELLO BIP: quasi VIP a livello regionale (canale diffusione: web)

ATTIVITÀ: ignota.

ETÀ: 25+, 65+

CITAZIONI:

  • No io ho visto stev’ for a baccone, e ho visto che stev’ parlan’ a telefon. E bell’e bbuon agg’ vist’ nu rummor’ che bell’ e bbuon’ che se n’a carut’ o’ palazz’. (Luisa Del Caporivo)
  • Ho pres’ a mio cognat’ che era la padrona del chiosco, ho preso che stava svenuta, un’altra ragazz’ pur’è svenuta, la figlioletta li ho riaminata perché io sono un’ex infermier’ dell’ospedale San Leonardo, ci sono lavorato per quarant’anni e so come si agisce quando qualcuno non si sente bene: e allora ho riaminato sia a uno sia all’altra, poi ho visto cadere, ci sono, mia figlia ha urlato, mamma c’è qualcuno sotto, c’è qualcuno sotto, ho fatto come uno che c’aveva tanta e tanta forza, e poi mi sono crollata anch’io. […] Mi sono crollata anch’io e mi sono presa venti gocce di Nexodàl. (Concetta Schiavone)

I drammi di Torre Annunziata hanno trovato eco in tutto per tutto in un altro paese vesuviano della zona, Castellammare di Stabia. Anche qui piccole catastrofi microcomunitarie hanno stravolto l’umorre degli abitanti, la cui voce è ancora una volta affidata ad esponenti dell’ASA.

A parlare per prima in questo caso è una ragazza più giovane della media ASA, poi identificata (sempre senza verifica delle fonti) come Luisa Del Caporivo. Il racconto riguarda il tipico crollo di una palazzina, a quanto pare fenomeno quasi quotidiano nelle zone in questione. A impressionare, nell’intervista, non è tanto il consueto uso poco ortodosso dell’italiano, quanto la sorprendente capacità di Luisa di vedere un rumore (video).

A fare chiarezza (???) sull’accaduto, interviene nello stesso servizio una seconda testimonianza: Concetta Schiavone, un’ex infermiera dell’Ospedale San Leonardo. Le parole della donna sono illuminanti e soprattutto concise e ben orientate: dalla palazzina crollata si passa alla descrizione di diverse tradizioni religiose, e poi si torna a discutere dei problemi edilizi e come risolverli. Tutto conservando sempre un lessico e un registro impeccabili e un tono della voce simile a quello di una nonna che racconta una favoletta ai suoi nipoti:

In verità anche Castellammare, come Torre Annunziata, regala una terza perla, anche in tal caso indipendente dalle prime due (video). In questo modo il confronto fra le due cittadine termina assolutamente pari.

Voci correlate: ASA