NOME: Giuseppe Giralico Veroli  

LIVELLO BIP: BIP quasi dimenticato… ma non da tutti

ATTIVITÀ: Predicatore televisivo, all’occorrenza sacerdote

ETÀ: 70-80

CITAZIONI:

  • Perché il signore sta per ritornando, il signore è vicino, la mezzanotte è quasi arrivata, delle dieci vergini cinque erano pazze e cinque erano avvedute.
  • Perché il mondo è contaminato: come quando gli angeli del signore andanno a Sadoma e Camorra.
  • Mettate le targhe catalitiche. 

Giuseppe Giralico Veroli, nato a Terracina 80 anni fa,  è un predicatore ciociaro che alcuni, forse molti considerano un profeta. Nei primi anni ’90 conduce e cura i contenuti de La fonte della vita, trasmissione cult per chiunque abbia abitato nei dintorni di Terracina o di Latina. Omelie, riflessioni, analisi sulla società ma soprattutto la reale rappresentazione in terra della figura di “Giasù Cristo” (così è stato sempre chiamato dal nostro eroe). Tutto questo confrontandosi con spettatori bigotti e provinciali che riempiono da anni la TV del basso Lazio.

La popolarità è stata un passo breve, (anche lui scovato dalla Gialappa’s) è diventato celebre in tutta Italia:

Per presentarlo non si poteva che iniziare con questo video: qui  Giralico comunica al mondo l’ingenuità e la purezza che è tipica delle sue terre, luoghi sconfinati in cui la religione si contrappone all’antropologia e il paesaggio diventa metafora sociale di un disagio: “Il popolo voleva conoscere gli angeli, ma non li voleva conoscere “Oh come stai”, li voleva conoscere sessualmente, adulteramente“.

Ma non si pensi che non esista il Giralico pensatore: Giralico non solo “pensa”, ma non risparmia nessuno, (se non altro tutti quelli che vanno contro la parola di Giasù) quindi nel suo calderone si potranno trovare omosessuali, preti, vescovi ma in generale quelli che lui ritiene i vizi e gli abusi dell’uomo contemporaneo (video).

L’invenzione delle “targhe catalitiche” è un esempio pregnante del fatto che non conta la storpiatura verbale: la parola è un concetto schematico ed è sottoposta al contenuto (video).  Ma ciò che forse eleva Giralico ad un definitivo stato di santità è il suo grido profetico, quello per lui è l’invocazione più alta:

“URRAJATASHAMAKALJANDA”.

Anni di analisi semiotiche non sono arrivate in nessun luogo però: perchè questa formula criptica, a cui ricorre Giralico Veroli per invocare gli esseri supremi che popolano altre dimensioni, è in realtà un’esclamazione nonsense che arriva dallo stomaco: e quindi solo ragionando di stomaco si può comprenderlo. Per questo è consigliabile a tutti di guardare con un animo puro ogni suo video, perchè ognuno rivela non per forza un dogma religioso, ma semmai un vissuto interiore sofferto e angosciante.

Il sottoscritto, appassionato osservatore di simili realtà locali, una cosa in più l’ha fatta, ed è giusto regalarla al pubblico. Pochi anni fa, con degli amici, l’ho contattato, siamo quindi andati a trovarlo e abbiamo conosciuto anche sua moglie. Nel prossimo filmato è possibile ammirare entrambi:

E questo è solo uno stralcio di una lunga intervista che abbiamo realizzato: qui abbiamo conosciuto un uomo puro, vero, che grazie agli stimoli spirituali ha trovato un contatto profondo con il territorio e con la sua religione. Chiamarlo predicatore è riduttivo, appunto, Giralico è soprattutto un uomo e insieme profeta, che ci porta, faticosamente, a capire cos’è e che senso ha quella cosa assurda chiamata universo.